giovedì 14 maggio 2015


HO RACCOLTO I TUOI OCCHI
Ho raccolto i tuoi occhi 
per vedere il colore del mare,
ho rimosso la schiuma 
alla fine dell’ onda e accumulo sabbia 
per arginarne il ritorno.
Nascondo la bocca se pronuncio il tuo nome
pudore, preghiera, paura del tempo,
balbettio di un rimosso non dato sapere
e quando il tuo occhio 
non ha visto più alba, 
il rimpianto ha inchiodato la mia lingua al tuo nome.
Ora di notte , lego fiori ad ogni capello
che come i pensieri mi cadono lenti
e diventano prato di mille memorie,
a volte invece solo rancore, per i sogni non fatti o
per quelli non visti,
oggi è altro quello che eri,
ora le onde han trovato risacca
oggi son sveglio e continuo a sognare.
AH! tempo che scorri senza ritegno
che ferisci la carne e i pensieri nascosti
e rendi leggeri i torti subiti,
quanto amore ammucchiato sui bordi
come i detriti di una casa crollata,
davanti al tuo tempo non portavo memoria
davanti al tuo tempo la mia terra bruciava
davanti al tuo tempo stendevo parole
ma facevo fatica a trovare il tuo sguardo.
Non ti lascio all’oblio,
diventa qualcosa
qualcosa che invada questa terra straniante
qualcosa di uguale e sempre diversa,
come il rimpianto di un amore perduto.
Ho raccolto i tuoi occhi
per vedermi nel tempo
per contare i silenzi che la vita si è preso
per sentire l’assenza di essere figlio.
F.M.

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