domenica 7 agosto 2022


cartelle per due poesie di G. Rodari
in stampa digitale
tiratura a 100




 


 



                                                               CERAMICHE


VILLINO CAPOZZA





 


 

 







ASSENZA

 

               Di nessun segno è il mio viso

               di nessun suono la mia voce,

               quand’anche il respiro si facesse

                                                            casa

                                                       abbraccio

                                           specchio appannato,

                                                io sarei assente.

              Quand’anche il mio corpo

              si facesse pesante materia,

              io sarei polvere al vento

              pensiero confuso, memorie del tempo,

                         ma in uno spicchio di luna

                                                        sono mare

                                            sono acqua che scorre

                                            sono ciò che non resta.

 

                                                                          F.M.

mercoledì 13 luglio 2022

 




“BACIAMI”

 

 

Baciami sulla bocca questa notte

baciami come nessun bacio,

scalfiscimi il cuore di bellezza,

cercami il tempo in questo fuggi fuggi generale

in questo morire dentro ad ogni svista,

mentre cerco un segno

che ponga fine a questa assenza di pensiero,

a questa latitanza di memoria.

Che sogni fai adesso

che scruti tutti i giorni il cielo

cercando angeli nelle forme delle nuvole

che sogni potremmo fare adesso

che costruiamo solo sulla sabbia

e sussultiamo quando cambia il vento

vomitando parole nell’indifferenza.

Io avrei altro da fare in questa misteriosa perdita di tempo

avrei da riparare il cuore

da respirare bosco e mare

riempirmi di squame come un pesce

per abitare buchi di corallo,

essere nel perfetto tempo

e cullarmi nell’oblio di un’indifferenza ritrovata

di un nebuloso sogno

sospeso tra l’eterno e il dormiveglia,

specchiarmi nei tuoi occhi fino a svenirne

baciarti sulla fronte ad ogni tuo sgomento.

Non abbiamo più niente da offrire

se non quello che siamo

niente da dire

se non un silenzio delirante,

che sogni fai ora

ora che hai smesso di volare

ora che ti cerchi sotto tappeti damascati

che sogni posso fare ora

ora che mescolo i pensieri alle parole

e ogni strappo resta ferita aperta

i tuoi occhi verdi, fiumi in piena

che il cuore non riesce ad arginare

ora che dormo poco e allungo il dormiveglia

come possiamo ancora sognare

se sprofondiamo il cielo nell’inferno

e contiamo i battiti del cuore

per essere sicuri di morire.

Baciami sulla bocca questa notte

che siano stelle la misura del tempo

che sia corpo su corpo a inventare poesia

e ti allungherò la vita fino a un altro mondo

saremo luccichio scomposto ad ogni alba

nel perdurare del giorno e della notte

come acqua che scorre mai uguale.