lunedì 7 ottobre 2013

pannelli realizzati in alberghi e villaggi



















"Pensa a qualcosa d'altro, e poi ti verrà in mente"                                                       
Quando il sangue agli occhi diventava vino che inebriava,
IO pensavo ad altro!
Quando le mani erano troppo piccole per reggere le pietre,
IO pensavo ad altro!
Quando l'aria non bastava mentre mi scoppiava il petto,
IO pensavo ad altro!
Quando i pensieri spingevano su porte troppo strette 
e i secondi schiacciavano i primi  i terzi i secondi e ancora e ancora,
IO pensavo ad altro!
HO pensato ad altro Nicola......ma è rimasto altrove!
               FERNANDO MARTINELLI

domenica 6 ottobre 2013


POETA!

...e ... come d'ombra, attraversa narrando di tempi negli occhi, lento.... e come il tempo veloce a cantare di nuvole basse e luce che taglia le strade e parole legate alle rughe a coscienze e memorie e racconti di sangue disperso. E dice di virus incolti e ignoranti di tagli assenze interiori e milza e ernia con fegato e gamba e schiena con pioggia , libeccio e tempo impietoso che sorseggia la vita e l'umano pensiero.
FERNANDO MARTINELLI


EPISTOLARE

AH ! comune mortale che viaggi nel tempo
         Indossando parole di piume e pensieri strappati all’oblio,
         che misuri la piazza contando i rintocchi
         come tamburi dei miei suoni paterni,
         io poco conosco delle tue orme lente
         che segnano spazi e smussano pietre.

AH ! comune mortale rinchiuso in sacchetti inquinanti
         con frutta verdura e comande amorevoli
         si ho rivisto le case addossate alle case dietro alle case,
         ma è muto il rumore che ascolto con gli occhi del tempo
         ho rivisto le strade budello di un corpo che ormai non respira
         che tace e ingoia vapori che non lasciano avanzi.

AH ! comune mortale che conservi memorie di vini speziati,
         di parole ormai sorde assenti alla vita
         che infili preghiere tra le rughe degli occhi
         è nel muro del pianto che trasecola il tempo?
         o nel presbico occhio di mia madre straniera?


mare acrilico