OPPLA’
Non ho braccia lunghe per toccare il tuo
amore
non ho tasche nascoste per l’oro e la mirra
non ho passo veloce per fuggirti lontano
e spesso il mio inciampo è su piccole cose.
Ho
solo questo tempo improvviso,
l’opplà di un eterno nascosto
acqua di fiume che ignora il suo mare,
ho vizzi, memorie, fastidi del tempo,
pensieri a sostegno dei miei giorni irrequieti
ho pane, parole, sogni da sveglio,
messaggi in bottiglia che non ho mai lanciato
ho rancori sbiaditi su carta invecchiata e
attendo
paziente che l’inchiostro scompaia
ho sconfitte, rimpianti,
conquiste sudate,
bottiglie d’assenzio per i giorni a venire.
Prenditi tutto amore che invecchi
Prenditi l’ago, il filo, la carne
E cuciti addosso questo cuore di vino,
inebriati l’anima per sentirne il profumo,
poi mescola il vino all’assenzio
e lascia che il vuoto ti dia la mia forma.
F.M.
27/07/015