venerdì 18 agosto 2023



Lettera a una Madre

 

 

Perdona madre mia questo

andirivieni del pensiero vuoto

questa memoria incauta e senza patria,

 

qui tutto è fermo e attende il cambiamento

come quando mi dicevi : ”poi vedrai”

qui il tempo vola dentro agli occhi

senza mai vedere l’avvenire

qui le parole creano l’ingorgo

nascondono l’odio come la polvere

sotto i tappeti,

qui nessuno piange gli assenti.

 

Cosa faremo di tanta memoria

se le stagioni sono musica

sempre uguale madre

se le piante muoiono,

rinascono e muoiono

qui nessuno cerca più il tesoro

sotto le radici

qui madre ora fanno le guerre

per ricostruire e poi fanno le guerre.

 

Quanta pioggia sotto il tuo cielo

e non è il maestrale a scompigliare nuvole

non sono gli anni a mescolare carte,

ne l’inciampo ne il dolore,

ne il segreto di una lunga vita

ma l’odio come un vicolo cieco,

lo sguardo sottomesso e senza cuore,

l’essere distanti e in mille pezzi.

 

Perdona madre mia questo

non essere mai nati in altra vita,

questo non saper leggere parole

che stazionano nel cuore,

come quando mi dicevi : ”metti pace nel tormento,

e cambierà”

qui l’imperituro si è nascosto

sotto cumuli di pietre,

qui si stà seduti ad infilare giorni

come in un rosario antico.

 

io lo sento il tuo segreto madre mia

lo sento come le storie nei pomeriggi estivi

quando calmavo la rabbia e la tristezza

stringendo il cambiamento che sarà,

metto pace nel tormento madre

e fiducioso cambio i miei pensieri

sicuro che un giorno poi vedrò.

 

                      M.F.