ASSENZA-ESSENZA
Seguo l’imbrunire lento di ogni giorno,
l’andirivieni quieto del
tempo che ha memoria,
passando tra le dita questo
cuore
come un lascito pesante, che
dilata
sogni appesi lungo il filo del sospetto.
Poi gesti
sguardi,
parole fuori posto tasselli
senza incastro
e baci che ridarei col cuore
in mezzo ai denti
per riannodare i fili dell’incanto
io che conservo tempo nella
manica
come fosse l’ultima carta da
giocare
annodo le parole alla tua
assenza.
Poveri figli con pochi occhi,
poveri figli con poche mani,
poveri figli con poca pace.
Sguardi d’amore Madre mia,
a rincuorare l’anima nel
sogno
sguardi d’amore come vetro
a riparare i fiori del
giardino,
carezza ancora Madre dagli
occhi assenti
i tuoi inibiti sogni di
grandezza, come fossero
figli sconsolati di altre
vite,
porgimi ancora e ancora
l’inganno del silenzio
ora che stanco e seduto
controvento
ascolto silenzioso le dicerie
del mare
contando gli stupori sulle dita
di una mano.
Parlami….almeno in quei sogni
che la notte si trascina,
siamo sempre sul confine
Madre mia
tra il gemito del tempo e il
tuo silenzio
tra un bacio sulla bocca e un
colpo d’ali.
F.M.
F.M.