Mia
anima inquieta
che
resti a poltrire
nei
giorni di pioggia,
abbassa
quell’ occhio
che
acceca i pensieri
che
fissa il soffitto
cercando
le stelle,
ancora ascolti
le voci di
dentro,
o
solo il rumore che sale dal mare?
Ora
contiamo le linee del tempo
Come
fossero tracce di scritti ordinati,
ma
il tempo non scorre
nel letto del fiume,
è
scheggia che insegue
traiettorie
scomposte
è
vento che gonfia
le
chiome degli alberi,
pensiero
perduto
in
stanze segrete.
F.M.
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